Cos'è la crosta lattea

Cos'è la crosta lattea

Crosta lattea o dermatite seborroica nel neonato: una guida per i nuovi genitori

COSA È LA DERMATITE SEBORROICA (DS)?

La dermatite seborroica è un’infiammazione cutanea clinicamente caratterizzata da lesioni eritematose ricoperte da squame giallastre untuose. La patologia colpisce fino al 5% della popolazione generale, prevalentemente di sesso maschile. Presenta un andamento cronico recidivante, con periodi di remissione alternati a periodi di riacutizzazione. La forma nell’adulto si manifesta tipicamente dopo la pubertà, la forma infantile tra il primo ed il sesto mese di vita.

La causa è una produzione di sebo alterata, sia in termini quantitativi che qualitativi, la proliferazione di miceti della specie Malassezia, un'irregolare maturazione delle cellule degli strati più esterni della pelle ed un’alterata risposta immunitaria cutanea.  I sintomi compaiono principalmente nelle zone del corpo che producono maggiori secrezioni di sebo:
• pieghe del naso
• cuoio capelluto
• sopracciglia
• schiena (soprattutto negli uomini)

Nella forma dell’adulto il freddo, l’esposizione costante all’aria secca e lo stress psico-fisico sembrano predisporre la cute allo sviluppo della patologia.

COSA È LA CROSTA LATTEA?

La pelle dei neonati non è sempre rosea e liscia come la si immagina. 

La forma che insorge nel neonato ha caratteristiche a sé stanti rispetto alla DS dell’adulto. Questa forma è dovuta all’attivazione delle ghiandole sebacee per azione degli ormoni materni assunti attraverso il latte, che determina la formazione della caratteristica “crosta lattea”.

 

Si presenta tra il primo ed il sesto mese di vita come una desquamazione giallastra a livello del cuoio capelluto, ma può interessare anche le sopracciglia, i solchi naso-genieni, la regione retro-auricolare ed occasionalmente il tronco.  Il cuoio capelluto ma anche l’area dietro le orecchie, la fronte, le arcate sopraccigliari e le pieghe della pelle, appaiono squamose e arrossate a causa dell’infiammazione.

Il sebo, una sostanza ricca di grassi, prodotto in eccesso da parte delle ghiandole, si stratifica e forma delle squame bianco-giallastre untuose che aderiscono alla cute.

Come gestire la crosta lattea nel tuo bambino: consigli pratici

Non da prurito né dolore, pertanto non è necessario applicare prodotti ad azione cheratolitica, che risultano eccessivi sulla cute di un neonato tenuto conto del fattore rischio-beneficio. Eventualmente è possibile però utilizzare oli detergenti che velocizzano la pulizia del cuoio capelluto favorendo il distacco delle squame e spazzolare delicatamente la testa del bambino rimuovendo le croste quando sono più morbide.

Il nostro consiglio:

 

Olio detergente specificatamente formulato per la pelle secca del neonato, è il detergente ideale in caso di dermatiti e zone con intensa secchezza cutanea, nutre e deterge nel totale rispetto del film lipidico dell’epidermide lasciando la pelle nutrita, morbida e setosa.

Gli oli detergenti, applicati quotidianamente sul cuoio capelluto attraverso un batuffolo di cotone, risultano particolarmente utili per ammorbidire le desquamazioni della crosta lattea e favorire il distacco delle squame in maniera fisiologica, velocizzando così la risoluzione della sintomatologia.

Quando le croste si localizzano sulla cute (sopracciglia, solchi naso-genieni, regione retro-auricolare, tronco) è possibile applicare un’emulsione idratante al fine di ridurre la desquamazione.

Crema emolliente ricca in oli e burri vegetali, formulata appositamente per proteggere le pelli atopiche e con zone di estrema secchezza. Contribuisce a formare il corretto film idro-lipidico senza occludere.

 

La crosta lattea del neonato è una condizione del tutto fisiologica ed innocua che, nella maggior parte dei casi, si risolve spontaneamente nel primo trimestre di vita del neonato. In alcuni casi può tuttavia preludere allo sviluppo di una dermatite atopica o essere segno di una futura psoriasi. In questi casi, giunti al 3-4 mese di vita, anziché risolversi spontaneamente, le lesioni assumono aspetto eritematoso, umido e crostoso e diventano pruriginose, infastidendo il bambino. In tal caso è opportuno rivolgersi al pediatra o al dermatologo per una diagnosi clinica e relativa valutazione della terapia associabile.