Consigli fondamentali per una corretta detersione

Consigli fondamentali per una corretta detersione

Consigli fondamentali per una corretta detersione

Questo primo step cosmetico ha lo scopo di rimuovere dalla cute l’eccesso di sostanze endogene (eccesso di cellule morte o di secrezioni sebacee) ed esogene (sporco, smog, trucco, impurità) che si accumulano nell’arco del giorno, e rappresenta per questo un passaggio basilare per il mantenimento di una pelle sana. Tuttavia, questo atto molto comune e troppo spesso sottovalutato, può diventare un punto debole se non è attuato correttamente. L’impostazione di una corretta detersione cutanea, infatti, riveste un ruolo importantissimo per la conservazione della funzione barriera rivestita dalla pelle, dato che la sua efficienza protettiva è legata all’integrità anatomica dello strato corneo e del film idrolipidico, che rischiano di indebolirsi a causa di una detersione troppo aggressiva o troppo frequente.

In effetti la detersione cutanea, anche la più semplice, opera una rimozione più o meno totale del film idrolipidico e, a seconda della tipologia di detergente utilizzato, può provocare anche alterazioni di pH e irritazione, con conseguenze spesso spiacevoli. Il contatto eccessivo con i detergenti o l’uso di detergenti inappropriati per il proprio tipo di pelle, può provocare una eccessiva riduzione dei lipidi presenti nello strato corneo e nel film idrolipidico che lo riveste, comportando una inefficienza della barriera cutanea con conseguente aumento della TEWL (Trans Epidermal Water Loss) e disidratazione, da cui possono derivare prurito, desquamazione, alterazione del pH e della flora cutanea.

Abbiamo già parlato del ruolo della barriera cutanea e TEWL in questo articolo sull’idratazione

E’ importante educare il consumatore a gestire correttamente questo atto comune e frequente, informando che la detersione può essere compiuta con diverse metodiche, in base alle esigenze del tipo di pelle.

Detersione “per contrasto” o “per affinita”. Cosa sono?

Siamo abituati ad associare il concetto di detersione al metodo più comune, definito in gergo “per contrasto”, ovvero l’operazione di lavaggio cutaneo che prevede l’uso di sostanze tensioattive (saponi, bagnodoccia, shampoo..) seguito dal risciacquo con acqua. I tensioattivi sono molecole con una testa idrofila (amante dell’acqua) e una coda lipofila (amante del grasso). Questa doppia natura (cosiddetta anfifilica) dei tensioattivi, fa sì che incontrando particelle di grasso e sporco accumulate sulla cute, le circondino formando quelle che vengono chiamate “micelle”, disponendosi con le code rivolte verso il grasso e le teste rivolte verso l’acqua. Così la particella di sporco viene inglobata e infine rimossa col risciacquo. Questo tipo di detersione generalmente produce schiuma, che, se nell’immaginario comune è fortemente associata alla pulizia, nella realtà non è necessaria per avere un buon potere lavante. Tutti i detergenti liquidi costituiti da sistemi acquosi, comprese le acque micellari, ma anche i saponi solidi e i syndet sfruttano questo meccanismo di detersione.

Esiste però un altro metodo di rimozione dello sporco, detto “per affinità”, che si basa su un semplicissimo e basilare principio chimico: “il simile scioglie il simile“, ovvero sfrutta l’impiego di una miscela di oli che svolgono un’azione solvente nei confronti dei grassi in cui lo sporco è inglobato. La rimozione di fatto può avvenire per asportazione meccanica tramite l’uso di un batuffolo di cotone, e non richiede necessariamente il risciacquo con acqua. L’azione detergente delicata svolta da questi prodotti evita la drastica delipidizzazione della cute, risultando particolarmente indicata in tutti quei soggetti con pelle secca e molto secca, intolleranti ai tradizionali detergenti schiumogeni. Appartengono a questa categoria oli struccantilatti detergenti, che di norma non prevedono un risciacquo, ma anche alcuni oli detergenti per il corpo, destinati all’uso in doccia o nella vasca da bagno.

Come scegliere il detergente adatto al proprio tipo di pelle?

La scelta va orientata in base al motivo della detersione e soprattutto al proprio tipo di pelle.

Per le pelli secche e sensibili, intolleranti ai saponi tradizionali, o soggetti con problematiche cutanee, la detersione con un olio detergente è generalmente il metodo più efficace. Non producendo schiuma, a volte sono meno preferiti rispetto ai detergenti per contrasto, tuttavia sono particolarmente indicati per tutti quei casi in cui la barriera cutanea è molto delicata, come nel caso dei neonati, o alterata, come nel caso di problematiche quali xerosi e dermatiti.

A proposito di oli detergenti bisogna imparare a distinguere tra prodotti con aspetto (ed altre proprietà sensoriali come la texture) “oleosi” ma che in realtà sono costituiti prevalentemente da tensioattivi capaci di inglobare grandi quantità di oli (es. Mipa-laureth sulfate, generalmente usato a concentrazioni superiori al 50% può sostenere fino ad un 25-30% di oli vegetali) - che rappresentano un buon compromesso tra i due metodi di detersione, in quanto lavorano comunque “per contrasto” ma al contempo conferiscono alla cute nutrimento ed emollienza- dalle formulazioni in cui i veri protagonisti sono davvero gli oli, che sfruttano il meccanismo “per affinità”.

Seguendo questo criterio abbiamo formulato un olio detergente composto esclusivamente da oli, adatto per la detersione quotidiana di viso e corpo, e come struccante delicato per la rimozione di un make-up resistente (waterproof).