Benefici dell’utilizzo di una crema idratante

Benefici dell’utilizzo di una crema idratante

Idratazione naturale: barriera cutanea, NMF e film idrolipidico

L’idratazione naturale della pelle riflette il suo contenuto di acqua. Nel mantenimento dell’idratazione cutanea, lo strato corneo (ovvero il più superficiale dell’epidermide) ricopre un ruolo fondamentale. A questo livello esiste infatti una vera e propria barriera che si oppone alla perdita di acqua.

Ma che cos’è la barriera cutanea? L’azione protettiva della cute è fornita dall’insieme dei fattori presenti a livello epidermico, che hanno il ruolo di proteggere la pelle da aggressioni esterne e perdita di acqua transepidermica. Tra questi spiccano i corneociti (cellule dello strato corneo), i lipidi intercellulari, ed il fattore idratante naturale (NMF natural moisturizing factor), una miscela di sostanze idrofile presenti all’interno dei cheratinociti e nel film idrolipidico.

Queste sostanze, derivanti sia dal processo di cheratinizzazione (rinnovamento cutaneo) sia dalla sudorazione, sono fortemente igroscopiche, quindi legano e trattengono l’acqua nello strato corneo contribuendo al mantenimento dell’idratazione dell’epidermide.

L’NMF è un vero e proprio umettante naturale, fondamentale anche per l’attività degli enzimi idrolitici epidermici che regolano la desquamazione dei corneociti e che, in condizioni di scarsa idratazione, rallentano la loro attività riducendo la velocità di turnover cellulare e provocando il classico effetto di pelle secca e desquamata.

Alla barriera cutanea si somma il film idrolipidico, un insieme di sostanze prevalentemente di natura lipofila (lipidi intercellulari e lipidi derivanti dalle ghiandole sebacee) che riveste la superficie cutanea. Questo film funziona come una vera e propria emulsione naturale che, rivestendo la superficie cutanea, la mantiene ben idratata, contribuisce a mantenere il ph cutaneo acido migliorando la difesa nei confronti di patogeni e proteggendo la pelle filtrando il passaggio di sostanze esterne.

Alcuni fattori (come una detersione troppo aggressiva o troppo frequente, cambiamenti climatici, bassa umidità ambientale, esposizione a sostanze irritanti, possono provocare danni ai componenti della barriera cutanea, tra cui l’NMF. L’asportazione del film idrolipidico (ad es. con una detersione troppo frequente o troppo aggressiva) causa un netto incremento della TEWL (transepidermal water loss) ovvero la perdita di acqua transepidermica, comportando una riduzione dell’idratazione. Ecco perché è importante optare per una detersione delicata, evitando l’indebolimento della barriera cutanea, ed applicare una crema idratante che ripristini il corretto film idro-lipidico!

Perché utilizzare una crema idratante?

La pelle è l'organo più esteso del nostro corpo, ed è la prima e miglior difesa dalle aggressioni esterne. Quando la pelle è sana, i suoi vari strati lavorano per proteggere il nostro corpo, ma quando le sue condizioni sono compromesse, la sua capacità di agire come efficace barriera risulta danneggiata. L’idratazione della pelle è essenziale per preservare l’integrità della barriera cutanea, una struttura fisiologica importantissima che isola e protegge la pelle e l’organismo dal contatto diretto con gli agenti esterni.

In condizioni fisiologiche il contenuto di acqua nell’epidermide si aggira intorno al 15-20%. Quando il valore di idratazione scende sotto il 10% si instaura un quadro di secchezza cutanea responsabile di ruvidezza, secchezza, desquamazioni e fastidi come prurito e sensazione di “pelle che tira”. Il cosmetico idratante ha lo scopo di sostenere ed implementare lo stato di equilibrio della pelle reintegrando il contenuto ottimale di acqua ed altre sostanze che inevitabilmente si riducono a seguito di un’alterazione della barriera cutanea dovuta a diversi fattori (detersione, alterazioni dermatologiche, invecchiamento cutaneo, fattori climatici).

Cosa deve contenere un cosmetico idratante?

Nelle formulazioni idratanti ci si avvale sia di sostanze di natura idrofila sia di natura lipofila (grassi). Si, avete capito bene, anche i grassi hanno un’azione idratante! Le sostanze grasse generano un’idratazione indiretta: favorendo la ricostruzione del cemento intercellulare e della componente grassa del film idrolipidico, contrastano la perdita di acqua che fisiologicamente si verifica attraverso la nostra pelle (TEWL). Nei casi di forte disidratazione con screpolature, massiva desquamazione o prurito intenso, si può arrivare a formulare anche prodotti anidri, in cui l’azione idratante è legata all’effetto occlusivo che limita la TEWL. Tra i lipidi più interessanti in formulazioni idratanti troviamo:

  • Idrocarburi (squalene, squalano o di derivazione vegerale es. olio di oliva)
  • Ceramidi: sono i cosiddetti “lipidi bio-mimetici” sostanze lipidiche normalmente presenti nelle cellule epidermiche e negli spazi intercellulari tra i corneociti, oltre che in vari distretti corporei come unghie e capelli. Le ceramidi rappresentano l’ingrediente principale del cemento intercellulare (50%) dove prevengono la perdita di acqua transepidermica, mantenendo e migliorando idratazione ed elasticità cutanea, aumentando la resistenza della pelle agli insulti esterni e regolando il rinnovamento dello strato corneo.
  • Oli vegetali particolarmente ricchi di acidi grassi poli-insaturi (linoleico, linolenico..) come l’olio di canapa e Argania spinosa (Argan). Hanno un ruolo fondamentale nell’equilibrio delle membrane cellulari e la loro carenza comporta aridità, secchezza e perdita di elasticità fino a screpolature e desquamazioni evidenti.

L’idratazione diretta si avvale invece di sostanze umettanti che apportano acqua sulla superficie cutanea grazie alle loro caratteristiche igroscopiche, ovvero alla loro capacità di legare e trattenere molecole di acqua per rilasciarle sulla pelle. Nell’ambito degli idratanti idrofili troviamo numerose sostanze classificabili in base al meccanismo con cui si relazionano alle molecole d’acqua:

  • Molecole altamente igroscopiche come gli aminoacidi ed altri componenti del fattore di idratazione naturale (NMF) come l’Urea, gli alfa-idrossiacidi (AHA), la Glicerina, gli zuccheri, apportano parte dell’acqua dalla formulazione rilasciandola direttamente sulla pelle una volta applicate. Tra questi spicca nella nostra selezione il Trealosio, disaccaride formato da due molecole di glucosio, con spiccata azione protettiva contro le condizioni ambientali di stress (scarsa umidità, freddo). Molto diffuso in natura anche come fonte energetica in numerosi organismi viventi (batteri, funghi, piante) ai quali consente di superare condizioni ambientali estremamente sfavorevoli, grazie al potere stabilizzante delle membrane.
  • Molecole in grado di immagazzinare l’acqua dall’umidità dell’ambiente esterno come microspugne, per poi rilasciarla allo strato corneo nel tempo. L’esponente più noto di questa categoria è l’Acido Ialuronico, biopolimero composto da unità di acido gluconico e N-acetil-glucosamina che, nel derma umano, costituisce una porzione rilevante della matrice extracellulare in cui sono immerse cellule e polimeri come elastina e collagene. Dotato di grandissima idrofilia (una sola molecola può legare fino a 10.000 molecole di acqua!) forma nella matrice extracellulare un gel capace di regolare elasticità e turgore cutaneo.

Quando una crema idratante contiene umettanti, il contenuto di acqua della pelle aumenta più rapidamente, ma come accennato ciò non riduce necessariamente la perdita d’acqua transepidermica. Allo stesso modo, quando si utilizza un agente occlusivo, l’idratazione della pelle richiede un certo lasso di tempo per aumentare. Per questo motivo, le creme idratanti moderne spesso contengono sia grassi che umettanti, che contribuiscono sinergicamente all’efficacia.

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