INVECCHIAMENTO DELLA PELLE: CONSIGLI PER PREVENIRE ED I MIGLIORI TRATTAMENTI ANTIETÀ

INVECCHIAMENTO DELLA PELLE: CONSIGLI PER PREVENIRE ED I MIGLIORI TRATTAMENTI ANTIETÀ

QUALI SONO I PRIMI SEGNI DI INVECCHIAMENTO CUTANEO?

Viso e mani, essendo parti esposte, sono le prime zone a manifestare i segni del tempo. Segni che non sono altro che l’espressione esteriore di una progressiva perdita dell’efficienza strutturale del derma, il tessuto più profondo della nostra pelle, che non risulta più idoneo a sostenere gli strati epidermici più superficiali.

Ed ecco comparire i primi segni dell’invecchiamento dovuti alla perdita di elasticità e compattezza della pelle che possiamo generalizzare nella tanto temuta parola “rughe”, ovvero, - almeno inizialmente- l’accentuazione delle pieghe d’espressione (fronte, pieghe nasolabiali, rughe periorali).

Alla perdita di elasticità e tono si somma la componente ossidativa dovuta all’esposizione cronica ai raggiUV e inquinanti ambientali, che provoca macchie e discromie.

PREVENZIONE E CURA: I CONSIGLI PER COMBATTERE L'INVECCHIAMENTO DELLA PELLE

Per combattere le rughe il cosmetico è senza dubbio un utile alleato, in quanto attraverso sieri e creme specifici è possibile contrastare la progressiva secchezza cutanea che comporta minore elasticità, stimolare la sintesi di collagene, contrastare la perdita del numero di fibroblasti.

Ma non è sufficiente. Per proteggere la pelle dai segni del tempo la nostra skincare antietà deve sposare uno stile di vita sano, che parta da una corretta alimentazione e idratazione, senza dimenticare l’applicazione costante della protezione solare tutto l’anno!

È ormai ampiamente dimostrato che anche l’esposizione al fumo accellera l’invecchiamento cutaneo, causando degradazione delle fibre elastiche, secchezza e incarnato grigiastro, oltre che la tipica accentuazione delle rughe peri-buccali, sottili maprofonde.

COSMETICI “MIRACOLOSI”: QUALI SONO I MIGLIORI PRINCIPI ATTIVI ANTIETÀ?

Tra i principi attivi da inserire sicuramente in una routine antietà troviamo ingredienti dedicati ad espletare diverse funzioni, suddivisibili in quattro macro-categorie:

1. antiossidanti / antiradicali liberi / anti-glicanti

Nella categoria degli antiossidanti tra i più utilizzati in campo cosmetico troviamo i flavonoidi (rutina, quercetina, resveratrolo, acido caffeico e ferulico, antocianidine, proantocianidine…).

Gli anti-radicali liberi sono molecole in grado di inibire l’azione ossidativa dei radicali liberi, tra queste troviamo la vitamina A (Retinolo ed i suoi analoghi retinoidi), la vitamina C (Acido ascorbico e le sue forme più stabili come il Sodio ascorbil fosfato) e la vitamina E (Tocoferolo e suoi sali). Tra gli ingredienti più comuni di creme antiossidanti troviamo infine il glutatione, un peptide ad azione detossinante, e l’acido lipoico.

Si aggiungono poi gli attivi anti-glicanti, ovvero che inibiscono la glicazione delle proteine dermiche, processo responsabile del rallentamento del rinnovamento cellulare e strettamente legato allo stress ossidativo; un esempio ne è l’azeloyl bis-dipeptide-10.

2. leviganti/esfolianti che stimolano il turnover cellulare

In particolare gli alfa-idrossiacidi (AHA) ed i poli-idrossiacidi (PHA) provocano un’esfoliazione superficiale che determina un immediato effetto schiarente e una stimolazione dei processi di rigenerazione dermica, con il risultato di una pelle dall’aspetto più giovane e sano. Inoltre, l’effetto di superficie, si ripercuote fino allo strato più profondo dell’epidermide, con conseguente aumento della sintesi di glicosamminoglicani, collagene ed elastina, che garantiscono più tono e compattezza alla pelle. Tra questi spiccano il gluconolattone, ben tollerato anche dalle pelli più delicate e sensibili, e l’acido lattobionico.

3. peptidi miorilassanti

Si tratta di peptidi di origine sintetica che mimano la molecola della tossina botulinica, riducendo la stimolazione dei muscoli facciali. Sono quindi in grado di contrastare le rughe di espressione, ovvero quelle rughe causate dalla costante sollecitazione della muscolatura del viso attraverso la mimica facciale. Tra i più utilizzati possiamo trovare gli acetil-esapeptidi.

4. attivi effetto filler

All’interno di questa categoria troviamo ingredienti in grado di donare turgore aumentando la capacità di “riempimento” sottocutaneo. Grazie alla stimolazione locale della crescita di tessuto adiposo sottocutaneo si riesce a conferire maggior pienezza al volto e ridurre l’effetto di cedimento dei tessuti.

    

L'IMPATTO DELLO STILE DI VITA SULL'INVECCHIAMENTO CUTANEO: FUMO, SOLE E STRESS

La componente intrinseca (ovvero genetica, cronologica) dell’invecchiamento cutaneo - contro la quale poco si può fare se non accompagnare la nostra pelle nel migliore dei modi contrastandone il progredire - si somma quindi ad una forte componente estrinseca dovuta alla dieta, all’assunzione di alcool e farmaci, e
all’abitudine tabagica, che possiamo invece modificare migliorando il nostro stile di vita.

 Cosa possiamo fare quindi, fin da subito e senza spendere, per mantenere una pelle giovane ed elastica?

  • Migliorare la nostra dieta (“siamo quello che mangiamo”)
  • Ridurre l’assunzione di alcool
  • Smettere di fumare
  • Applicare sempre, durante tutto l’anno, una protezione solare

    IL RUOLO DELL'ALIMENTAZIONE NELL'INVECCHIAMENTO CUTANEO: CIBI AMICI E NEMICI DELLA PELLE

    La pelle è l’organo più esteso del nostro corpo ed è in diretta connessione sia con il sistema nervoso sia con l’apparato gastroenterico, in particolare l’intestino.

    L’aiuto più grande che può darci una corretta alimentazione è quello di mantenere in funzione ottimale il drenaggio intestinale, ovvero, far sì che tale organo possa detossinarsi in modo efficace. Essendo infatti la pelle un organo emuntoriale, tossine intestinali possono ‘riversarsi’ sulla pelle modificandone l’aspetto.

    E’ importante ridurre cibi industriali confezionati, soprattutto se contenenti grani moderni (ricchissimi in glutine) e non abusare di latticini vaccini. E’ noto infatti che, su intestini già infiammati, glutine da grani moderni (es. farina Manitoba) e caseine vaccine possono peggiorare la sintomatologia.

    Preferire quindi grani antichi (segale, farro monococco, Verna, Timilia…), latticini soprattutto caprini e pecorini che hanno caseine A2 e non A1, meno infiammatorie.

    Un ruolo importante nel benessere della pelle è occupato dalla vitamina D, un micronutriente di cui siamo quasi tutti un po’ carenti. La vitamina D contribuisce al rafforzamento del sistema immunitario ed ha effetto antinfiammatorio oltre a promuovere una corretta differenziazione cellulare.

    Anche gli acidi grassi omega-3 hanno un effetto benefico sulla pelle in quanto ne garantiscono una maggior elasticità ed hanno effetto lenitivo.

     Anche la vitamina C è un micronutriente fondamentale, sia per la sintesi di collagene, proteina più abbondante del corpo umano, sia per l’effetto antiossidante. Tantissimi antiossidanti, conosciuti come poifenoli, sono contenuti in cibi di origine vegetale e hanno la funzione di ‘bloccare’ l’azione dei radicali liberi.

    Il collagene non solo garantisce la riparazione di pelle e annessi cutanei come unghie e capelli ma ha un importantissimo effetto nel ripristinare la permeabilità intestinale, ovvero nel riparare eventuali danni che potrebbero portare ad infiammazione e perdita di micronutrienti (leaky gut sindrom). Questa proteina ha
    anche un potentissimo effetto antiossidante in quanto è ricco di un aminoacido chiamato glicina, componente del glutatatione, il maggior antiossidante del nostro organismo.

    ALIMENTAZIONE ANTIAGE: QUALI SONO I CIBI DA METTERE IN TAVOLA

    Cibi ricchi di vitamina D: la troviamo nel tuorlo delle uova (preferire quelle che hanno il codice sul guscio che inizia con 0), nello yogurt, nei pesci grassi (es. salmone selvaggio, sgombro, alici…), ma anche nel preziosissimo burro chiarificato (che non contiene lattosio o caseine).

    Cibi ricchi di vitamina C: presente negli agrumi spremuti sul momento, nelle verdure verdi (es. broccoli, spinaci, asparagi…) ma anche nelle verdure o nella frutta giallo-arancione come mango, albicocche, peperoni…

    Cibi ricchi di collagene: lo troviamo in alcune parti delle carni come zampa di bovini, pelle del pollo, nervetti. Un suo più comodo uso può essere l’integrazione.

    Cibi ricchi di omega 3: da considerare il pesce di piccola taglia (pesce azzurro) ma anche in noci (circa 5 noci al giorno), nell’olio di semi di lino spremuto a freddo (da conservare in frigo ben chiuso, 2 cucchiai al giorno), nella portulaca (una pianta che cresce spontaneamente nei prati a primavera) o nei semi di lino tritati al momenti (schiacchiarli con un mortaio o un macinino, 2 cucchiai al giorno). Gli omega-3 da pesce, EPA e DHA, sono sicuramente quelli più funzionali.

    Cibi ricchi di antiossidanti: mirtilli, e cavoli in generale, uva, pesce, cipolle, mele, cacao, thè, melanzane e mango, olio extravergine d’oliva.

    Dr.ssa Tognaccini Francesca – farmacista cosmetologa

    Dr.ssa Emma Odori – biologa nutrizionista fitoterapeuta