COSMETICI NATURALI O GREENWASHING? Come distinguere una vera produzione sostenibile da una semplice operazione di marketing

COSMETICI NATURALI O GREENWASHING? Come distinguere una vera produzione sostenibile da una semplice operazione di marketing

Negli ultimi anni, il termine naturale è diventato uno dei più abusati nel settore cosmetico. Sempre più brand si definiscono “green”, “eco-friendly” o “naturali”, ma non sempre queste etichette corrispondono a una reale attenzione all’ambiente e alla salute della pelle.

Cosa distingue un cosmetico davvero naturale da uno che fa solo greenwashing? E come può un brand evitare di cadere in questa trappola? Dato che da quasi dieci anni produciamo cosmetici naturali, vogliamo fare chiarezza su questo tema.

Cosa si intende per greenwashing?

Il greenwashing è una strategia di comunicazione che mira a far apparire un prodotto o un’azienda più ecologici di quanto siano realmente.

Può assumere molte forme: packaging verde, nomi evocativi, uso di termini vaghi come "bio", "clean", "naturale", anche in assenza di certificazioni o ingredienti coerenti con queste affermazioni.

Il risultato? Consumatori ingannati e un danno alla credibilità di chi lavora davvero nel rispetto della natura.

Le vere basi della cosmesi naturale

Per parlare di cosmesi naturale autentica, non basta aggiungere un estratto vegetale in una formula convenzionale. Serve coerenza in ogni fase del processo produttivo:

1. Ingredienti realmente naturali

Un cosmetico naturale si basa su ingredienti di origine vegetale, preferibilmente biologici. Da Karitia utilizziamo oli e burri vegetali (come il burro di karité o l’olio di avocado) al posto di siliconi, petrolati e derivati sintetici, garantendo formule più eudermiche e sostenibili.

2. Trasparenza sull’INCI

L’INCI (l’elenco degli ingredienti) racconta la verità di un prodotto. Un cosmetico naturale deve avere un INCI chiaro, leggibile e coerente con le promesse del brand. Chi fa greenwashing, invece, nasconde la realtà dietro un marketing accattivante.

3. Packaging sostenibile

La sostenibilità non riguarda solo ciò che è dentro il flacone. Anche il packaging conta: scegliere materiali riciclabili, riciclati o biodegradabili è un atto concreto di rispetto ambientale.

4. Etica nella produzione

Una vera produzione green valuta anche i processi: dall’approvvigionamento delle materie prime fino allo smaltimento dei rifiuti, ogni passaggio deve ridurre l’impatto sull’ambiente.

Greenwashing: come riconoscerlo?

Ecco alcuni indizi:

  • Il prodotto si definisce "naturale", ma contiene siliconi, PEG, parabeni o profumi sintetici.

  • L’etichetta enfatizza un singolo estratto vegetale, presente in quantità minime.

  • Viene usato un linguaggio ambiguo, senza certificazioni né trasparenza.

  • Il packaging sembra “verde”, ma non è realmente sostenibile (ad esempio è in plastica vergine o non riciclabile).

Come può un brand evitare il greenwashing?

  • Affidandosi a un laboratorio specializzato, che conosca davvero la formulazione naturale e i criteri di sostenibilità.

  • Essendo onesto nella comunicazione: meglio promettere meno ma mantenere tutto.

  • Prediligendo la qualità alla quantità: meglio pochi prodotti naturali autentici, che una linea ampia e incoerente.

La nostra filosofia

Da Karitia crediamo che un cosmetico naturale debba essere efficace, sicuro e trasparente. Formuliamo ogni prodotto su misura, scegliendo materie prime vegetali e lavorando in modo artigianale ma scientifico.

Il nostro impegno è offrire ai brand conto terzi una produzione naturale vera, sostenibile e certificabile.

Vuoi creare una linea davvero green?

Se stai pensando di lanciare un brand naturale o di riformulare i tuoi cosmetici con un approccio sostenibile e autentico, possiamo aiutarti.

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