La pelle del neonato è di per sé più sottile e delicata rispetto a quella di un adulto, lo spessore epidermico è circa la metà ed il film idrolipidico è poco sviluppato. Inoltre il pH cutaneo è leggermente superiore (6.0 – 7.4 rispetto a 5.0 – 5.5) con conseguente maggiore tendenza alla proliferazione batterica.
Fin dai primi giorni di vita del neonato è quindi importante prendersi cura della sua pelle delicatissima, in particolare durante il cambio pannolino. Dermatiti ed arrossamenti sono infatti particolarmente frequenti in questa zona, dove il pannolino tende a creare un ambiente umido, responsabile della macerazione cutanea e conseguenti irritazioni ed eritemi.
La presenza di feci ed urine, inoltre, può favorire la proliferazione batterica. Una buona crema cambio deve servire, quindi, soprattutto a proteggere la pelle dal contatto con il pannolino, ma anche dal contatto con residui di urina e feci, nonché a idratarla e nutrirla.
Per prevenire la dermatite da pannolino è inoltre fondamentale rispettare buone abitudini igieniche:
- cambiare frequentemente il pannolino, evitando così la permanenza di feci e urine a contatto con la pelle
- per la detersione utilizzare semplicemente acqua tiepida, limitando il più possibile l'utilizzo di sapone e salviette umidificate
- in caso di feci lavare il bambino con un olio detergente adatto all’igiene intima, privo di tensioattivi che potrebbero sgrassare ulteriormente la zona già irritata
Infine ma non meno importante, la pelle irritata di un neonato ha bisogno di essere nutrita e protetta ma soprattutto di respirare per potersi rinnovare e rigenerare fisiologicamente.
Con il passare dei mesi, osservando con attenzione il nostro bambino, potrebbe non essere difficile capirne le abitudini di minzione e defecazione riuscendo, quando possibile, a lasciare il bambino senza pannolino più a lungo possibile.
Ancor più al mare, per quanto il marketing ci proponga costumini di Minnie 0+ da sfoggiare in spiaggia, sarebbe ideale tenere la zona pannolino scoperta ed a contatto con l’acqua del mare, che anzi può risultare un ottimo toccasana, oltre a non privare il nostro bambino della piacevole sensazione del contatto diretto.
Come scegliere la migliore crema per prevenire la dermatite da pannolino?
La scelta della crema cambio pannolino è fondamentale per prevenire e lenire gli arrossamenti cutanei, tipici del sederino del neonato.
Dobbiamo orientarci su una formula dermoaffine e specifica per la funzione; infatti le creme destinate al cambio pannolino devono superare una relazione di sicurezza all’interno del PIF (Product Information File) che tenga conto dell’applicazione in una zona particolarmente sensibile e che, in caso di dermatite da pannolino, potrebbe causare un maggiore assorbimento del cosmetico applicato su cute lesa, che contenga principi attivi dalle proprietà anti-essudative, anti-infiammatorie, lenitive, idratanti e cicatrizzanti.
Una buona crema per il cambio pannolino dovrebbe contenere, in primis, attivi ad azione antiessudativa, che prevengono la macerazione della pelle a contatto con pannolino ed urina. Tra questi spicca l’ossido di zinco (zinc oxide) che per essere efficace deve essere presente in una percentuale > al 10%. Attenzione però, più è alta la concentrazione, tanto più la crema risulterà di difficile stesura.
Un altro attivo molto frequente è il pantenolo (provitamina B5) dotato di spiccate proprietà rigeneranti, dermo-ristrutturanti e lenitive. Inoltre possiamo trovare ingredienti emollienti e lenitivi come oli e burri vegetali o ceramidi ristrutturanti.
Dato che si tratta di un cosmeceutico funzionale (e non di una crema di bellezza!) meglio scegliere un prodotto senza profumo o una crema che dichiari espressamente in etichetta l’utilizzo di fragranze ipoallergeniche, meglio ancora se verifichiamo l’assenza di allergeni anche con una lettura dell’INCI.
La nostra migliore crema per la prevenzione ed il trattamento della dermatite da pannolino
Crema non occlusiva e a rapido assorbimento a base di ossido di zinco (10%), pantenolo e acido glicirretico ad azione anti-infiammatoria, lenitiva, dermoristrutturante e protettiva.
Grazie alla sua base in oli e burri vegetali, senza petrolati, mantiene un ottima stendibilità ed è sufficiente spalmarne una piccola quantità sulle zone più delicate come l’interno delle cosce, le pieghe tra cosce e inguine, il pube, attorno ai genitali e su qualsiasi zona risulti particolarmente arrossata.
Come affrontare il cambio in caso di dermatite da pannolino?
In caso di sederino arrossato a causa di irritazioni o dermatite da pannolino, la parola d’ordine è delicatezza.
- Detergere con delicatezza attraverso l’utilizzo di sola acqua tiepida o, se necessario (in caso ad es di feci) un detergente oleoso o iposchiumogeno adatto alla zona intima. Evitare saponi detergent che potrebbero invece peggiorare la situazione irritando ulteriormente.
- Dopo la detersione tamponare con delicatezza, senza sfregare, utilizzando tessuti morbidi. È fondamentale asciugare bene la zona (ad esempio utilizzando il phon) evitando che goccioline di acqua restino sulla cute prima dell’applicazione delle crema protettiva, funzionando da promotori del processo di macerazione.
- Applicare una crema lenitiva e riepitelizzante con attivi anti-infiammatori come, ad esempio, l’acido beta glicirretinico della liquirizia, che agisce come cortison-like naturale, contrasta l’azione degli agenti irritanti ed interviene sugli stati irritativi coadiuvando il naturale processo di rigenerazione cutanea. Il movimento dev’essere delicato, come una carezza, massaggiando leggermente la crema sulla pelle.
Una buona pratica per tutti:
Il cambio pannolino è una pratica che non coinvolge solo noi genitori ma anche i nonni, la baby sitter e le educatrici del nido.
Per questo motivo è importante che tutte le persone che ne entrano a far parte siano messe a conoscenza delle esigenze cutanee del nostro bambino se soffre di dermatite da pannolino, condividendo loro i prodotti che abbiamo scelto per prenderci cura della sua igiene intima.
Consigli per il cambio pannolino fuori casa (senza salviette)
Anche fuori casa è consigliabile mantenere le stesse buone pratiche di igiene intima, senza ricorrere necessariamente all’uso delle salviette inumidite, che nonostante siano molto comode (una passata e via!) sono sconsigliate perché lasciano la zona umida, oltre a non avere spesso composizioni ottimali.
È possibile ad esempio mantenere la prassi della detersione con sola acqua tiepida portandosi dietro un piccolo asciugamano di cotone, oppure, in assenza di acqua, utilizzare un detergente oleoso da applicare in quadrotti di cotone, utile anche in caso di feci al posto del sapone. Il nostro BABY HUGS sarà perfetto allo scopo.